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Il dolore del lutto e del crepacuore è neurologicamente simile all’essere sottoposti alla tortura. Sembra esistere un unico modo per mettere fine a quel tormento e limitare il danno somatico: la neurobiologia lo chiama salto evolutivo, e gli psicologi aumento di consapevolezza.
Le teorie del passato sulla terapia del dolore consideravano il recupero dal punto di vista di stadi: si pensava che ci volesse un ciclo di lutto di un anno per guarire il cuore. Non è così! Una vera liberazione del cuore è un processo di neurogenesi e al tempo stesso un processo d’individuazione; il che significa che l’intero cervello deve ri-configurare le sue connessioni e il suo pensiero riguardo all’amore e alle relazioni. La buona notizia è questa: se si ama, a un punto o all’altro della vita il cuore dovrebbe spezzarsi. Se così non fosse, l’amore rimarrebbe l’amore innocente di un bambino. Questo libro aiuta a capire, per evitare il vittimismo che deriva dagli aspetti traumatici del crepacuore e del lutto. Una concezione più ampia dell’amore e una comprensione più profonda della sua psicologia è in grado di liberare dall’ossessione per la perdita del partner, insegnando, inoltre, ad amare in un modo più saggio.