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Fino a pochi anni fa la distinzione tra casa e luoghi di lavoro, fra attività lavorative e ricreative era netta. Luoghi, tempi, tecnologie, strumenti impiegati in ambito lavorativo non trovavano spazio nelle altre attività umane.
Oggi capita quotidianamente di utilizzare i medesimi strumenti per svolgere il lavoro propriamente detto, per lo svago, per la conduzione della casa, per lo studio e l’apprendimento. La diffusione del personal computer prima, e di Internet poi, ha reso evidente, per esperienza comune, la continuità tra vita e lavoro. L’ergonomia, il settore di ricerca e di applicazione che studia e progetta le interazioni tra individui e tecnologie con l’obiettivo di adattare strumenti e compiti alle capacità e ai limiti dell’essere umano, ha spesso anticipato, e, sicuramente, sempre accompagnato questo processo di trasformazione del lavoro e del vivere.
Il tema di questo congresso nazionale – “sistemi di lavoro e stili di vita” – vuole intenzionalmente sottolineare la continuità fra vita quotidiana e lavoro, e si propone di stimolare un fruttuoso dialogo tra professionisti e ricercatori impegnati in diverse aree: dall’apprendimento, alla vita ricreativa, ai servizi, ai sistemi produttivi industriali.