Il Tridente Campus | l_Ombra
Microcosmo / Macrocosmo
 
 
pagine 320 | prezzo 22,00€ | cm 14,5x21

La nuova serie della rivista “l’Ombra” riprende il progetto della prima serie, pubblicata tra il 1996 e il 2000, di sviluppare e ampliare le tematiche dell’immaginario e del simbolico in ambito filosofico e letterario, al fine di contestualizzare le dinamiche junghiane nella cultura contemporanea. Grazie all’ingresso in redazione dell’A.R.P.A. (Associazione per la Ricerca in Psicologia Analitica), si garantisce alla rivista una connotazione prettamente junghiana aderente alla clinica, senza la quale si rischierebbe di evaporare in pura teoria.

 

Volume X: 2017

 

Microcosmo e macrocosmo nella psicologia analitica

Robert M. Mercurio

 

Microcosmi, macrocosmi. E alcune diavolerie matematiche

Luciano Gualà

 

Microcosmo e macrocosmo nella materia vivente: una prospettiva quantistica

Marina Settembre

 

Macrocosmo e microcosmo nel Liber divinorum operum di Ildegarda di Bingen

Michela Pereira

 

L’odontoiatria tra microcosmo e macrocosmo

Giuseppe Aprile

 

World as Existential Category for the Man: Studies on the Essence of Reason in Heidegger

Bartolomeu Leite da Silva

 

Macrocosmo e microcosmo dal Rinascimento al Romanticismo: dall’armonia mundi alla dissonanza

Roberta Bussa

 

 

Lo sguardo domestico di Alberto Savinio. Microscopio e telescopio

Alessandra Perugini

 

«Homo copula mundi» e «natura partecipata». Riflessioni a partire dalla prospettiva contemporanea di Hans Jonas

Angela Michelis

 

The People v. O.J. Simpson. Macrocosmo americano e microcosmo processuale

Mario Riberi

 

Microcosmo e macrocosmo. Un rapporto, un antidoto

Francesco Capra

 

Microcosmo-macrocosmo. Dal grande orologiaio alla psicoanalisi

Alberto Favole, Nadia Narcisi, Ferruccio Vigna

 

Musica e analisi

Augusto Romano

 

Antipolitica e politica da Jung a Hillman

Franco Livorsi

 

Gustavo Rol e l’espressione del pensiero magico

Andrea Calvi

 

Giocare un sogno

Lidia Tarantini

 

Attraverso l’immagine. Il processo trasformativo di Atmavictu-Philemon nel Libro rosso di C.G. Jung (parte II)

Francesca Croce

 

Gratitudine

Bruno Meroni

 

Recensioni:

 

Utero in Anima, Valeria Bianchi, Silvana Graziella Ceresa, Simonetta Putti

Franco Livorsi

 

Alla ricerca di Anima, Raffaele Floro

Angelo Malinconico


 
pagine 104 | prezzo 12,00€ | cm 14,5x21

Quante vite, quanti destini si intrecciano in questo libro, spoglio e severo, di Luigi Picchi: un monaco che non è mai uscito dalla cinta del suo monastero, dove ha trascorso la vita a ricopiare i trentasette libri della Storia Naturale di Plinio il Vecchio; Lucrezio, che dopo aver composto il suo grande poema sulla natura delle cose, scopre, morendo, che l’anima è immortale; Plinio il Giovane, di cui vediamo scorrere, ma in forma poetica, schegge del suo raffinato epistolario; Ottavio, un poeta schivo e indolente, che non vuol pubblicare la sua opera, nonostante le sollecitazioni dello stesso Plinio. Sullo sfondo, una galleria di figure colte nella dimensione della vita quotidiana, mentre cenano, giocano a palla, pescano, cacciano, passeggiano, lavorano, scrivono, dettano ricette, provano nostalgia per un passato che fu eroico, sentono il peso del tedio, l’incombere della fine.

Giunto alle soglie dei cinquant’anni, Luigi Picchi pubblica il suo libro più vero, forse il più segreto, certo il più difficile di tutti: un atto di coraggio e di sprezzatura, di austera moralità, in cui si rispecchia l’anima ferita ma intransigente dell’autore, un uomo che può vivere solo nel passato o nel futuro, tra filologia e fantascienza, non nel detestato presente. Facendosi antico, il suo animo sa cogliere il silenzio di un bosco, il mormorio di un’acqua, l’armonia di un cielo stellato, la maestà dei moti naturali, il fulgore di luce negli occhi di un’aquila, la dolcezza consolatoria di un volto, la sete di conoscenza, la vanità della fama, la purezza morale di un poeta che, allontanandosi dai rumori del mondo, medita sul senso della vita, il sogno di una civiltà in cui filosofia, geometria e poesia «danzavano insieme come le tre Grazie».

La finezza della scrittura, la qualità dei ritratti, la raffinatezza architettonica dell’insieme fanno di questa singolare raccolta un unicum nel panorama poetico nazionale: Picchi sa avvincere i suoi lettori, scavando nell’animo dell’uomo e restituendone le ansie, le ambizioni, le debolezze, il desiderio eterno di felicità.

Giancarlo Pontiggia