pagine | prezzo 16,00€ | cm 11,5x16,5

Un libro “necessario” sull’irrompere della passione come elemento risolutivo e indispensabile nella vita degli individui. Ripercorrendo il mito di Amore e Psiche, così come tramandato da Apuleio nell’Asino d’oro, e usato qui come fil rouge, l’autrice racconta attraverso le storie di tanti uomini e donne, il momento dell’arrivo della passione nella loro esistenza, e come questa forza creativa è riuscita a cambiare le loro vite, aprendo inaspettate prospettive o donando la forza di resistere. Storie di dipendenze, di innamoramenti “sbagliati”, di “predestinazioni” autoimposte e rimesse in discussione, destini minati dalla violenza, riscattati dalla passione, solitudine e speranza. L’autrice ci narra di come Eros e Pan si muovano ancora nel mondo contemporaneo, in una società distratta e complessa che somiglia sempre di più al labirinto del Minotauro, e che più che mai ha bisogno proprio della passione, come nuovo ed antico filo d’Arianna.


 
pagine 104 | prezzo 10€ | cm 14,5X21

Per volere di Romolo Valli, nel 1979, Gian Piero Bona aveva terminato la sua riscrittura dei Dialoghi di Platone legati alla morte di Socrate. L’intenzione di Valli era di pubblicare il testo teatrale e le note di lavoro dell’autore nelle Edizioni dell’Eliseo, dopo la sua rappresentazione già programmata per la stagione 1980-81. Ma Valli morì il primo febbraio 1980, e il lavoro di Bona è tornato “platonicamente” in quel mondo delle idee da cui era nato, rimanendo per ben quarant’anni quale omaggio al grande attore e a un immenso amico.
È alfine giunto il miracolo. Moretti&Vitali ha deciso di pubblicare il testo teatrale nella collana “Narrazioni della conoscenza” diretta da Flavio Ermini. Il Socrate di Bona torna in tal modo a vivere. E viene edito nella forma in cui era stato concepito.
Come struttura portante del racconto, Bona ha scelto il processo a Socrate così come viene rievocato nell’Apologia, ma solo in tre momenti: l’accusa di corruzione, che permette a Bona di “aprire” verso il Convito e il Fedro, cioè verso la teoria dell’amore e dell’ebbrezza divina; poi verso il Critone, che è in fondo il dialogo del carcere (e qui comparirà anche Platone); e infine sul Fedone con le sublimi meditazioni conclusive sulla morte e l’Aldilà.

Gian Piero Bona, piemontese, è poeta, romanziere e commediografo. Il suo primo libro di poesie è pubblicato dalla Mondadori con la prefazione di Jean Cocteau. Con i suoi romanzi ha ottenuto i premi Campiello e Strega. Tra i suoi libri teatrali ricordiamo Le tigri, rappresentato al Teatro Stabile di Torino nel 1999 e Dialoghi sublimi per Moretti&Vitali, 2013. Per la TV ha sceneggiato l’Odissea e il Leonardo da Vinci.