Andar per storie - Narrazioni della conoscenza
Remo Bodei
Se la storia ha un senso
(Nuova edizione) 
 
pagine 128 | prezzo 12,00€ | cm 14,5,x21

La nuova edizione dell’acuto e sorprendentemente attuale saggio filosofico sul senso della Storia, scritto da uno dei massimi filosofi italiani, scomparso nel 2019.

«È possibile intendere il senso della storia in cui siamo inseriti, ma che ci sovrasta? È certo indispensabile averne qualche idea, per orientarci e agire con maggiore consapevolezza. Eppure, anche a volerci limitare al segmento più corto di questa storia, come pretendere di ripercorrere l’intreccio delle miriadi di vite individuali o l’innumerevole varietà delle imprese, dei miti, dei sentimenti, dei valori e dei concetti elaborati dall’umanità nel suo cammino? E come presumere di farlo se i nostri criteri di giudizio vacillano, erosi dal moderno “nichilismo” che li svaluta e li mima nella loro assolutezza?».
«Le pagine di questo libro hanno lo scopo di farci riflettere sulla mobile realtà in cui siamo immersi e sugli atteggiamenti che assumiamo nei suoi confronti. Un’opera non vana, questa, se si ragiona per assurdo e si cerca di immaginare quale sarebbe la nostra attuale capacità di collocarci nel mondo se tale lavoro di scavo nella storia non fosse stato eseguito. Ma anche un’opera utile, spero, per disincagliarci e prendere le distanze dai pregiudizi e dalle banalità che circondano spesso i discorsi sulla storia, sulla “fine della storia” o sulla “perdita del senso storico”».
Dalla prefazione dell’autore

Un volume sempre più attuale e prezioso, rieditato con la prefazione di Gabrio Vitali.


 
pagine 104 | prezzo 12,00€ | cm 14,5,x21

Il romanzo è ambientato nella Torino dei nostri giorni. L’anima tormentata di un graduato, Gaetano Romeo, sente il bisogno di confrontarsi con lo psicologo analitico Orfeo Manin.
Dal racconto della sua vita, e soprattutto dei suoi sogni, e dalle associazioni mentali che suscitano in lui, emergono storie ben note, eppure sempre diverse: la sempre complicata relazione con i genitori; il rapporto conflittuale con il padre; i grandi amori mancati, adolescenziali o della prima gioventù; le aspirazioni più profonde e segrete fallite; le grandi relazioni erotiche risultate effimere, ma anche l’oscura volontà dell’anima in pena di farla pagare a chi, secondo il Romeo, ha provocato il suo male di vivere. Emerge per ciò, in quest’analisi, anche una dimensione criminale, latente nel disagio esistenziale di Gaetano Romeo. Pulsioni sin troppo concrete di morte lottano con pulsioni di rinascita. La tragedia risulterà più forte?

L’ombra che uccide è un romanzo breve e godibilissimo, segnato da dialoghi vivaci e serrati, e ricco di humor, che rivela la complessità e la ricchezza della “via analitica” al riscatto di sé. Senza essere in nessun modo un “giallo”, il romanzo potrebbe però esser detto “psicocriminale”.


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