pagine 224 | prezzo 25,00€ | cm 14,5,x21

Nove psicologi analisti descrivono la loro esperienza professionale nel trattamento di gravi psicopatologie attraverso lo “spazio libero e protetto” della cassetta della sabbia della Sandplay Therapy.
Questo libro illustra casi clinici di grande complessità, ponendo l’accento sulla grande efficacia d’applicazione della Sandplay Therapy in relazione a psicosi, sindromi borderline, malattie psicosomatiche, tossicodipendenze o disturbi narcisistici del carattere.
L’uso della Sandplay Therapy permette l’accesso ad aree della sofferenza umana che erano risultate resistenti ad altri trattamenti psicoterapeutici.
Recenti ricerche neuroscientifiche spiegano perché ciò sia possibile: il trauma non viene ricordato in forma verbale – ciò che non è mai stato “modellato” e articolato verbalmente non può nemmeno essere espresso ed esternato con le parole. Nella Sandplay Therapy, tuttavia, esso si manifesta come forma, plasmata dalle mani. Ciò che sembra essere inesprimibile può essere visto e toccato – perciò può essere trasformato.
La Sandplay Therapy è stata introdotta da Dora Kalff, analista allieva di Jung. Gli elementi che la costituiscono sono un contenitore dalle dimensioni standard che contiene sabbia e un insieme di oggetti vari: miniature che riproducono elementi della vita quotidiana, elementi naturali (sassi, conchiglie, animali, acqua) ed elementi astratti (colori, paste lavorabili). Nel contenitore possono essere costruite scene con gli oggetti disponibili, ma anche solamente con la sabbia, a libera scelta.

Testi di Ruth Ammann, Wilma Bosio, Franco Castellana, Vito La Spina, Stefano Marinucci, Marcella Merlino, Francesco Montecchi, Andreina Navone, Eva Pattis Zoja.

Trailer del film “Un milione di granelli di sabbia”


 
pagine 128 | prezzo 15€ | cm 14,5,x21

Michele è un funzionario informatico, ma è anche laureato in filosofia. Per due settimane, sua moglie sarà fuori Roma, e lui starà da solo. Quindici giorni cruciali: per prima cosa, alla fine delle due settimane, sarà finalmente in pensione; secondo, smetterà di lavorare qualche giorno prima, usando le ferie che gli restano, e in quei giorni spera di avviare un progetto giornalistico a cui tiene. Saranno momenti impegnativi, con incombenze, peraltro messe in conto, a cui si aggiungeranno gli effetti imprevedibili di una visita sorprendente.
Ma c’è anche una terza cosa – e qui ti voglio – che è motivo di apprensione per Michele: dovrà decidere una buona volta se mettere in vendita la casa dove è cresciuto e che custodisce i ricordi della sua infanzia. Si sforzerà di trovare un equilibrio non facile, Michele, misurando le soluzioni razionali, che da informatico a riposo è abituato a concepire, e la varietà di emozioni pressanti che finalmente sta imparando a valorizzare.
Per fortuna, nel tentare di dare una svolta personale a questo confronto (non indolore) tra pensiero e sentimento, può contare sul sostegno premuroso di un amico speciale, anche se… poco esperto nel lavoro a maglia.
Una storia che è un alternarsi di sentimenti contrapposti, intrigante e capace di coinvolgere.

Pasquale Amato, fino al 2019 responsabile della gestione informatizzata dei dati sui medicinali all’Agenzia Italiana del Farmaco, è laureato in Pedagogia e in Scienze filosofiche. Giornalista pubblicista, pubblica articoli filosofici e cura l’attività di redazione per la rivista on-line “Consecutio temporum” (www.consecutiotemporum.it), Edizioni Ass. Cult. Thesis.
Ha pubblicato una raccolta di racconti (Mentre io, Di Renzo, Roma 2000).