pagine 184 | prezzo 18,00€ | cm 14,5x21cm

La lezione della pandemia, il frenetico agire in funzione di un problema di cui non si conosce la soluzione, ha messo in luce la necessità di un ripensamento globale della Sanità pubblica rispetto alle richieste di salute di oggi. Molti fattori già da tempo, in tutto il mondo, di fatto reclamano una trasformazione dei sistemi di cura nei vari Paesi. Tra i più urgenti, comuni a tutti, c’è per esempio la presenza in maggioranza di donne che curano, che sono già la workforce dei prossimi anni. Portando con sé, insieme alle sfide ambientali, per le mutazioni drammatiche del rapporto tra ambiente e salute, tra sviluppo e rispetto della terra, una diversa organizzazione del lavoro, che influenzerà anche la relazione con i luoghi di cura, che ne verranno sperabilmente modificati. Tutto questo reclama fin da ora proposte per una agenda di trasformazione sanitaria in profondità, e pari alla crisi di management in atto. Sarà il momento di rivalutare non solo le condizioni di cura, ma anche le reti e l’adeguatezza degli ospedali, cioè gli umani spazi di cura per chi si ammala. È necessario riflettere sulla ri-costruzione del concetto di continuità tra salute e malattia, tra cura e benessere, tra territorio e ospedale, tra vita e morte. Riconducendo “a casa” le ragioni della strategia di contenimento dell’infezione: abbiamo visto che in Cina la casa è stato il primo luogo di cura che ha permesso di evitare l’aggravamento e limitare i ricoveri in ospedale, ma era piuttosto il sistema sanitario che elasticamente si muoveva da e tra differenti emergenze e necessità.

Sandra Morano è specialista in Ginecologia e Ostetricia ed è stata docente presso l’Università di Genova. Nel 2000 ha creato la prima Casa di Maternità Intra-ospedaliera in Italia presso l’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda ospedaliera S. Martino IST di Genova. È coordinatrice dell’Area Formazione Donne dell’ANAAO-Assomed e dell’Accademia “Le Mediche” nella Fondazione Scuola di Alta Formazione Donne di
Governo.


 
pagine 304 | prezzo 26€ | cm 14,5x21

Ai tavolini del Rombo, un “caffè letterario” per modo di dire, ogni martedì e venerdì si ritrovano otto amici a chiacchierare del più e del meno. Gli ultimi due mesi si sono concentrati sul tema dell’ombra, del buio, dell’oscurità e della tenebra. Nonostante il tema, non si può dire che certi discorsi siano risultati davvero “illuminanti”. Marcelo Malavista, che era del giro, ha trascritto tutto per noi. E ci ha aggiunto di suo una base musicale tutta ispirata al suo idolo, Bob Dylan. Ne è uscito un volumetto che ancora una volta è toccato a Gian Piero Quaglino completare con una Prefazione e una Postfazione che ci offrono tutti gli annessi e connessi di questa ennesima puntata di quella che è ormai diventata la saga della “Compagnia del Mitra”.

Gian Piero Quaglino ha curato, per Moretti&Vitali, l’edizione italiana del volume di Stephen Aizenstat Vegliare il sogno (con R. Bernardini, 2013) e la pubblicazione di uno scritto inedito di C.G. Jung, I miti solari e Opicino de Canistris (con R. Bernardini e A. Romano, 2014). Sempre per Moretti&Vitali è in corso di pubblicazione la serie di volumi dedicati alla Compagnia del Mitra e all’Istituto Pesaventa, di cui sono già apparsi I quaderni di Eduardo Descondo (2018), Nuovi quaderni di Eduardo Descondo. La Compagnia del Mitra (2019), Incerti versi di Carlos Albasuelo (2019), Premiata ditta Caso&Destino. I quaderni di Eduardo Descondo. Vol. III (2020) e Lettera a Mirul di Lumir Medana (2020). Ha inoltre curato Prefazione e Postfazione di Abitare la soglia a firma di Eduardo Descondo (Nino Aragno Editore, Torino 2019).