Carl Gustav Jung si è interessato all’Oriente in una duplice prospettiva. La prima è quella del confronto. Il confronto col mondo orientale dovrebbe aiutare l’uomo occidentale a relativizzare la propria tendenza estrovertita, il predominio attribuito alle funzioni intellettuali, la convinzione che l’Io sia l’istanza suprema della psiche, e indurlo così ad aprirsi ai valori complementari propri della cultura orientale: introversione, importanza della vita immaginativa, non centralità dell’Io.