pagine 320 | prezzo 32,00€ | cm 14,5x21

Secondo gli autori Giulio Gasca e Angela Sordano, Jung ha anticipato di quasi mezzo secolo tutta la letteratura psicodinamica relazionale e intersoggettiva. Nella prospettiva junghiana, il Sé è fuori dalla personalità: è un campo dinamico complesso che va oltre i confini dell’esperienza del singolo individuo. L’ipotesi proposta nel testo sottolinea come l’integrazione tra l’epistemologia junghiana, l’attivazione corporea permessa dallo psicodramma e la visione gruppoanalitica fornisca un modello teorico e di intervento capace di spiegare i diversi livelli di interconnessione tra i membri di un gruppo terapeutico e il processo trasformativo. Se il gioco di ruolo favorisce la reintegrazione delle parti dissociate, o l’attivazione degli aspetti potenziali del sé personale, la sequenza di scene e il discorso simbolico condiviso consentono l’elaborazione degli aspetti transpersonali e delle dimensioni d’ombra proiettate sul collettivo. Il tema del “trascendere l’Io” intende mettere in risalto la possibilità di un cambiamento oltre che di un’immediata presa di coscienza individuale.


Come scrisse Carl Gustav Jung, la storia di Merlino non è compiuta ancora oggi ed egli va ancora vagando tra di noi. E poiché io sono oscuro si muove tra riflessione psicologica e narrazione, ripercorrendo i nodi fondamentali della vicenda del grande Incantatore e cercando di leggerli nella loro luce mitica ed esistenziale.
Dal bambino saggio figlio del Diavolo fino al vecchio mago, che per amore – e per stanchezza – accetta di essere imprigionato da una giovane donna e di deporre così il suo potere, Merlino attraversa la storia dell’Occidente con la forza di un simbolo mai del tutto compreso, mai morto, ma sempre presente nelle nostre vite. Ci parla di magia, di inganni, di potere e di avventure. Ci interroga sul senso di vivere. Ci interroga sul significato dell’amore. Libro di storie, di miti e di meditazione sulla psicologia junghiana, E poiché io sono oscuro si conclude nel segno di una speranza. Perché, come dice Gandalf, che di Merlino è certo fratello: «Uno stregone non è mai in ritardo. Né in anticipo. Arriva precisamente quando intende farlo».