pagine 160 | prezzo 15,00€ | cm 14,5,x21

Come si configura e cosa significa, in termini umani, psichici, metaforici l’addio? E ancora: come accadono le crisi e la fine di un amore? Lucidamente, intensamente, Giorgio Agnisola analizza la separazione amorosa nelle sue molteplici manifestazioni e circostanze della vita, interpretandola entro un articolato, suggestivo percorso interpretativo, attraverso la lettura di pagine conosciute e significative della letteratura di ieri e di oggi. La scelta dei testi è esemplare. Potrebbe dirsi che i brani poetici e narrativi facciano parte integrante dell’analisi: che non è propriamente psicologica, bensì umana, sentimentale, poetica. Ne risulta una densa, ricca esplorazione di una delle esperienze imprescindibili dell’amore e della vita. Il libro è rivolto in particolare a coloro che desiderano riconoscere e comprendere i sentimenti che si accompagnano a un distacco e lenirne gli impliciti tormenti.


 
pagine 96 | prezzo 10,00€ | cm 14,5,x21

Il tempo dei morti è un testo unico nel panorama della poesia italiana contemporanea. Nato per incorporazioni di frammenti, scene e visioni, ha infine assunto la forma di un poema drammatico unitario, diviso in quattordici scene e animato da otto personaggi o “voci”. La storia trova le sue radici in un tempo e un luogo precisi: siamo nella campagna del lodigiano, in un arco di tempo che va dagli anni trenta alla fine della guerra, e dagli anni cinquanta fino al termine del secolo. La vicenda iniziale è quella di due ragazzi rimasti orfani, del trauma che uno di loro subisce quando viene assurdamente accusato di essere responsabile della morte del fratello minore, e dell’effetto esteso nel tempo che questo trauma provocherà nella vita del ragazzo e alla sua famiglia quando sarà cresciuto. Ma non è una storia che si possa raccontare in forma lineare, perché il tempo in cui si svolge non è il tempo dei vivi, è il tempo dei morti, dove non c’è differenza tra passato e futuro. Il volume è arricchito da una illuminante prefazione di Franco Nasi e da una intensa conversazione dell’autore con Andrea Bajani che tocca non solo la composizione del Tempo dei morti ma l’intera, molteplice produzione di Alessandro Carrera.


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