Il Tridente Campus - Quaderni di Orzinuovi
Italo Valent | Sergio Vitale
L'inconscio
 
a cura di Graziano Valent
 
pagine 91 | prezzo 10,33€ | cm 14,5x21

È all’intervallo eternamente mutevole posto dalla relazione che dobbiamo volgerci, se si vuole rintracciare il luogo dell’inconscio. Tutto ciò che ha un valore dura nell’incontro. Ma il luogo dell’inconscio non ha fissa dimora, non ha qualità o sembianze definite, è fuori dallo spazio e dal tempo.
Nel segno eracliteo del pόlemos (guerra, contrasto) per la prima volta in Occidente la negazione dialettica si propone come la madre di ogni relazione, come l’uno-tutto sul cui sfondo coscienza e inconscio s’intrecciano nel moto perpetuo del divergere-convergere, aprirsi-nascondersi.


 
pagine 368 | prezzo 20,00€ | cm 14,5x21

Nei testi raccolti in questo volume, la grandezza filosofica di Wittgenstein emerge sul fondo di una complessa profondità non priva di tratti oscuri, su cui la critica si è accanitamente impegnata. In un panorama critico sempre più esigente, la lettura di Italo Valent si presenta con i tratti di una spiccata e avvincente originalità, sostenuta peraltro da una scrittura lucida, serrata e coinvolgente. Contro l’interpretazione corrente, che vede nel percorso filosofico del grande filosofo viennese due momenti contrapposti, segnati rispettivamente dal giovanile Tractatus e da tutti i lavori successivi, questa impegnativa ma sempre chiarissima lettura compiuta da Valent mostra come in realtà si tratti di un percorso unico, perseguito in modo coerente anche nell’autocritica. Inoltre, alla consueta immagine che accentua, in Wittgenstein, i tratti del personaggio singolare e inclassificabile, Valent oppone la figura di un pensatore che si fa pienamente carico delle più importanti questioni del pensiero occidentale. Così, questi scritti mostrano in modo particolarmente rigoroso ed eloquente come le frequenti espressioni “paradossali” di Wittgenstein siano in realtà motivo di profonda e urgente riflessione. La prosa di Valent così lucida, misurata e rigorosa nella sua serrata concentrazione che mai si distrae in compiaciute esibizioni o superflue digressioni, ci restituisce in modo affascinante e personalissimo tutta l’enigmatica forza del pensiero di Wittgenstein. Al termine di questa lettura, il “caso Wittgenstein” ci appare in una luce più chiara e profonda, non riducibile alle sole vicende, pur molto importanti, della “svolta linguistica” che ha caratterizzato la filosofia del Novecento.

Italo Sciuto