pagine 192 | prezzo 15,00€ | cm 14,5x21

Inna, Zet, Nikka e Sasa sono i protagonisti del nuovo lavoro poetico di Ida Travi. Dimorano la terra di Zard, sono i parlanti di una lingua sconosciuta e vicina, i Tolki. Eppure Inna è la sola che sa pronunciare il proprio nome.

Se con la sua precedente raccolta poetica, Tà. Poesie dello spiraglio e della neve (Moretti&Vitali, 2011), l’Autrice ci ha ammonito sull’esistenza di sopravviventi un futuribile post, ne Il mio nome è Inna ci consegna la visione gravida e miracolosa di una resistenza consapevole e sorprendente, giacché «Siamo baciati dallo spirito del tempo | ci bacia sulla testa lo spirito del tempo | è così che ci pettina, ci inchina».


 
pagine 294 | prezzo 20,00€ | cm 14,5x21cm

«Io non ho mai rifiutato di bere il calice dolce-amaro della filosofia critica, ma l’ho sorbito con cautela, se non altro in refracta dosi (…) In tutti i casi la critica filosofica mi ha aiutato a comprendere il carattere soggettivo di confessione di ogni psicologia, anche della mia». In questo modo Jung individuava, nel 1929, uno dei punti più significativi del suo dissenso da Freud, secondo lui volutamente insensibile al coinvolgimento filosofico del pensiero psicoanalitico. Continue reading