pagine 240 | prezzo 14,00€ | cm 11,5x16,5

Bellezza, tradimento e guerra, ecco ciò che evoca, al solo pronunziarlo, il nome di Elena di Troia.  Elena è tuttavia  molto di più. E’ regina di Sparta che fa del suo sposo un re, è Potnia, la Signora, erede degli antichi poteri della Grande Madre, è dea nella sua terra. Ed è tutto questo che lascia per seguire Paride.

Per amore, perché così ha voluto la dea, così ha voluto il suo alato figlio, che mi hanno infuso nel cuore  la loro follia, l’amore che nutre se stesso, che vuole vivere a qualsiasi costo, senza calcoli, senza prudenza, che fa sperare eterno l’attimo lucente che illumina di felicità la vita e che si è perso appena aveva cominciato a vivere. Svanito, come il mio nome di regina,  come svanisce  il brillare di una lucciola nel sole del tramonto.

Solo per amore, ma quanto questo amore appartenga ad Afrodite e quanto a lei Elena lo saprà solo alla fine della lunga guerra di Troia che ha sconvolto uomini e dei e posto fine ad un’epoca e che sarà la sua nekya, la discesa agli Inferi, dove comprenderà se stessa e avrà risposta alla domanda che si è posta per tutta la  vita:

“Quanto siamo liberi dal dio che ci assomiglia?”


 
pagine 104 | prezzo 12,00€ | cm 14,5x21

La poesia di Catà, verticale affilatissima, è la parola di un poeta che è anche un uomo di scienza: di qui la precisione del dettato, la serrata progressione logica del discorso, che si fondono con una visione vasta e profonda del cosmo, con la dimensione dell’oscuro e della malinconia. Così, pagina dopo pagina, si entra in un universo poetico in cui i motivi tradizionali della memoria, della morte, dell’infanzia assumono la forza di un responso, sembrano giungere da epoche remote: «Ti parlo dal carbonio,/ da uno scempio di me», come leggiamo in una delle prime poesie del libro. La lingua poetica di Catà è dunque una lingua di ferro e di neve: a volta dura, metallica; a volte immersa nel «vaso d’eternità» del cosmo. Una poesia essenziale, gremita di cose e di pensieri, impastata di acqua e di cielo, che sa alternare il vocabolario dell’anima che si cela a quello della musica del mondo.