pagine 144 | prezzo 15,00€ | cm 14,5x21

Dioniso è, nella mitologia greca, l’unico dio che totalmente contiene in sé l’uomo, in tutte le sue passioni e sembianze.

Il  fuoco immateriale è l’inesauribile energia che lo possiede e lo fa esplodere in infinite personalità – in moltitudini di io deliranti –  che attraversano il suo inconscio, e balenano come specchi nascenti l’uno dall’altro, e insieme coesistendo e moltiplicandosi.

Allora, la sua anima  diventa mille anime,  abitate da mille dèmoni,  ed  egli  è simultaneamente il maschile e il femminile, il singolo e la folla, l’estasi e la crudeltà, l’oscurità e la luce.

Di continuo abbaglia e grida in ogni personalità e la sua apparizione genera un infinito teatro, in cui recita tutti i ruoli cangianti: e ha ogni volto, ha ogni nome.

È  l’ardore dell’essere che è in noi, o il sogno di darci la vita da soli, passando – in istantanei salti della temporalità – dall’ominide spaventato e danzante al superuomo di Nietzsche, che crea se stesso nell’attimo  eterno che ruota nel divenire, fino a David  Bowman,  l’astronauta  superstite di 2001: Odissea nello spazio di Kubrick.

È  “l’uomo-oltre”, Ubermensch, che oltrepassa i suoi limiti d’argilla; o il “Bambino delle stelle”, in cui si riflettono gli astri.

Dioniso è l’inconscio dell’uomo, che invia se stesso sul palcoscenico dell’io e dei mondi.

È lui il doppio e il nudo,  sempre bisognoso di travestirsi e di apparire, mentre si nasconde e si mostra, crea e distrugge, ama e uccide.

 

Da Appunti di lavoro dell’Autore


 
pagine 232 | prezzo 16,00€ | cm 14,5x21

Il pensiero di James Hillman è considerato alla luce del confronto con Carl Gustav Jung e in relazione alla tradizione classica di ascendenza neoplatonico-rinascimentale che, ricondotta al tempo presente, alimenta l’originalità della sua collocazione nella filosofia e nella psicologia del profondo. Continue reading