La nostra epoca vive la parossistica esperienza di una potenza che, incapace di tradursi in atto, si converte nel suo contrario, consegnando alla paralisi forme d’esistenza sospese, caratterizzate dal senso di inadeguatezza, terrorizzate dalla possibilità di compiere scelte sbagliate, negli amori quanto nel lavoro, o invischiate in dipendenze morbose. Forme di disagio sempre più contraddistinte da un radicale ritiro d’investimento psico-emotivo dal mondo delle relazioni che, nell’illusione di poterla preservare, inaridisce l’esistenza privandola della possibilità di attivare potenzialità d’essere che possono rivelarsi e prendere forma solo nell’incontro con la vita. Eco di ferite ambientali che hanno intaccato il senso di sé ed eroso la capacità di aprirsi fiduciosamente alla vita e agli altri, simili comportamenti appaiono caratterizzati da una logica autoimmune che finisce per amplificare le paure e i pericoli dai quali vorrebbe proteggere. Seguendo l’approccio dell’analisi biografica a orientamento filosofico, l’autore cerca di spiegare come sanare le ferite che ci hanno portato a vivere il possibile come cifra di tutte le nostre angosce, per riconoscerlo piuttosto come luogo di espressione e trasformazione di ciò che siamo, nell’incontro con il mondo, finalmente sperimentato come opportunità per rilanciare la capacità di prendere parte alla vita e alle sue potenzialità, in forme più autentiche e individuative.


Un’indagine sul mondo interiore di quelle donne che si affacciano alla stagione autunnale della vita, con la consapevolezza dei limiti ma anche con il privilegio di poter usufruire di quella ricchezza di simboli che i percorsi individuali portano con sé. Queste donne sono consapevoli dell’avvicinarsi del periodo invernale, laddove il gelo può sicuramente impressionare, ma realizzano che può anche divenire fonte di ispirazione per radicarsi meglio nel presente.
Le autrici riportano i sogni delle protagoniste integrandoli con il lavoro svolto con la Sandplay Therapy, ma anche col disegno e la narrazione, dando spazio a una forte creatività che altrimenti sarebbe rimasta sopita e inespressa nell’animo di queste donne. I loro sogni hanno risuonato nelle profonde corde dell’analista, producendo un rispecchiamento foriero di arricchimento esperienziale e di avvicinamento ai misteri del mondo onirico.

Elvezia Benini è Psicologa, Psicoterapeuta a orientamento junghiano, specialista in Sandplay Therapy, Consulente forense come CTU presso il tribunale ordinario, Corte d’Appello e Tribunale per i minorenni di Genova. Già Giudice onorario presso la Corte d’Appello di Genova sezione minori. Relatrice in numerosi convegni per medici, psicologi, personale sanitario ed educativo. Autrice di svariate pubblicazioni scientifiche e di articoli di carattere psicologico in riviste specializzate.

Cecilia Malombra è Psicologa clinica e di comunità, Specialista in Criminologia e Scienze psicoforensi, Psicoterapeuta in formazione junghiana, Consulente tecnico di parte in ambito forense, Coordinatrice genitoriale. Autrice di pubblicazioni a carattere scientifico e relatrice in convegni specialistici per operatori forensi e socio-sanitari.