pagine 334 | prezzo 21,00€ | cm 14,5x21

Questo libro propone un’affascinante reinterpretazione della teoria politica moderna che spiazza le analisi correnti della teoria del contratto sociale, in quanto descrivono solo una piccola parte della società a carattere patriarcale. Secondo l’analisi dell’autrice, ciò che istituisce le società moderne è il “contratto sessuale”, su cui si fonda il contratto di matrimonio, e con esso il prevalere del diritto politico degli uomini sulle donne.

Carole Pateman prende in esame il senso della finzione storico-politica del contratto originario, mettendo radicalmente in discussione le interpretazioni convenzionali, sia di destra che di sinistra, dei “contratti” con cui abbiamo a che fare nella vita quotidiana: contratto di matrimonio, contratto di lavoro, quello che presiede alla prostituzione, fino ad arrivare al recente contratto di maternità surrogata.

Attraverso la riflessione sulle contraddizioni e i paradossi che riguardano le relazioni tra i sessi, questo libro – famoso in tutto il mondo – getta una luce rivoluzionaria sui fondamentali problemi politici della libertà e della subordinazione.


 
pagine 104 | prezzo 12,00€ | cm 11,5x16,5

Questa raccolta di saggi, dedicati a vari aspetti della cultura italiana e francese del Rinascimento, di solito poco esplorati, si aprono sul grande tema dell’uomo microcosmo, inteso, a un livello più elementare e materialistico, come compresenza nell’uomo dei quattro elementi che compongono il mondo, poi inteso, a un livello più alto, come vinculum et nodum, come sintesi degli opposti (secondo quanto suggerisce anche Jung), infine come tensione verso supreme volizioni e verso un esito spirituale ispirato a un concetto di caritas. Seguono altri saggi, questa volta suggeriti da un altro studioso che l’autore considera sua guida spirituale, Mircea Eliade, e dedicati, ad esempio, all’idea di un Rinascimento considerato non come proiezione verso il dopo, ma come nostalgia delle origini.

Chiudono il libro quattro saggi dedicati a umanisti e letterati di cui si mettono in luce aspetti poco noti: Poliziano come poeta della dolcezza, Beroaldo il Vecchio con la sua traduzione e interpretazione dei simboli atttribuiti a Pitagora, e infine Bonaventure Des Périers col profilo, da lui tracciato, dell’homme de bien, ispirato a un modello pseudo-virgiliano. Qui il cerchio si chiude perché, come nel caso del microcosmo, il modello non è descrittivo ma esortativo: l’uomo non è bonus di per sé, si fa vir bonus quando realizza assiduamente il suo modello ideale di virtù.