pagine 296 | prezzo 20,00€ | cm 14,5x21

Come scrivere oggi, su Rimbaud, a quasi un secolo e mezzo dalle sue prime poesie, davanti ad una bibliografia imponente e che cresce giorno dopo giorno? René Char, infastidito dai «volumi definitivi d’archivio» della critica, e in particolare dai lavori di Étiemble, lo aveva ben detto: l’esegesi non aggiunge «due gocce di pioggia all’acquazzone, due scorze d’arancia in più al raggio di sole» che governano le nostre letture.

Questa raccolta di studi, nonostante il sottotitolo aperto, non intende porsi come una sorta di zibaldone critico. Essa vuole dar conto in primis di alcuni aspetti della poetica rimbaldiana, in riferimento alle esperienze letterarie che l’hanno ispirata – Rimbaud non è un fiore nato nel deserto, un puro miracolo poetico – e poi alle mille suggestioni che la sua poesia ha offerto alla filosofia, alla letteratura e alla psicoanalisi, nel Novecento. Pur prendendo le proprie mosse dai margini e da discipline diverse, questa raccolta ha l’ambizione di dire qualcosa sui fondamenti poetici di Rimbaud.

 

Dalla presentazione


 
pagine 72 | prezzo 12,00€ | cm 14,5x21

Mario, il protagonista di questa pièce, ha una bottega di robivecchi. Fin da bambino possiede un talento speciale: è in grado di evocare, strofinando gli oggetti, gli individui che li hanno posseduti e usati. Li vede, li sente, ci parla: sono i suoi unici amici. Mario possiede quel talento… Anzi, lo possedeva, perché da qualche tempo i suoi amici latitano, non gli appaiono più. Il robivecchi si dispera, si sente tradito e abbandonato…

Ma un altro guaio incombe su di lui: l’Assessore Tiravento ha deciso la ristrutturazione di piazzetta del Pozzo Vecchio, dove è situata la bottega. Mario dovrà sloggiare al più presto. E chi lo aiuterà? Nel pozzo antico che sta al centro della piazzetta dimora una maga che esaudisce tutti i desideri. O meglio: li esaudiva in altri tempi, perché attualmente i suoi poteri fanno cilecca.

Per questo si è ritirata nel pozzo. Un giorno Mario trova in un libro la formula per evocarla. Pensa che sia uno scherzo e la legge ad alta voce. La maga spunta fuori dal pozzo… Una pièce stregonesca, piena di colpi di scena “metafisici”. Perché la magia esiste ancora, e a volte può essere efficace…