pagine 104 | prezzo 14,00€ | cm 14,5x21

Balzac si pone al centro di quella che lui stesso definisce “contemporaneità”, scorgendovi un intreccio di forze e di energie che hanno, come egli stesso ha scritto, modificato “le leggi dello spazio e del tempo”. Sono queste forze, infatti, che hanno scoperto la terra incognita della metropoli, un mondo “di suoni in cui, scrive ancora Balzac, nessuna armonia è assente. Vi si può percepire il frastuono del mondo come la poetica pace della solitudine”: mille voci e tra questa anche quella del silenzio. La Commedia umana è appunto l’insieme di queste mille voci, dei destini che con le loro mille diverse traiettorie definiscono lo spazio della contemporaneità.

La Teoria dell’andatura è, in apparenza, un piccolo trattato “beffardo”. In realtà essa occupa un posto importante nel progetto di Balzac di “vedere tutto, di far vedere tutto”, come ha detto Baudelaire. È infatti un grande testo di narrazione ed è, al contempo, un grande saggio, che rinvia ai testi filosoficamente più tesi e drammatici della Commedia umana.


 
pagine 136 | prezzo 14,00€ | cm 14,5x21

1921: all’indomani della prima guerra mondiale Robert Musil traccia un bilancio dello spirito europeo. La diagnosi è impietosa: stiamo vivendo una “bancarotta metafisica”. Dopo secoli di protagonismo l’Europa appare inerme. «Ci sono mancati i concetti per interiorizzare il vissuto»: la guerra ha lacerato l’esistenza e ha mostrato in un immane esperimento di massa la discrepanza tra ideologia e vita. Nel campo dello spirito manca l’analogo della funzione matematica: una forma spirituale che ponga ordine nel pullulare dei fatti. In una condizione disperata assistiamo all’indifferenza reciproca tra anima e intelletto. «È come nuotare sott’acqua in un mare di realismo, trattenendo il respiro, ostinatamente, ancora un po’ più a lungo: semplicemente con il pericolo che il nuotatore non riemerga più».