pagine 83 | prezzo 12,00€ | cm 14,5x21

Dove ci portano i passi del poeta viandante Luigi Fontanella mentre perlustra i territori della sua intermittente, appassionata e tenace memoria, mentre ci offre e sottrae figure, simboli, oggetti della sua parabola umana, a partire da quello scialle rosso che intitola questa nuova raccolta? Pochi autori sanno altrettanto bene che la poesia è movimento incessante poiché tale è la vita, che le cose sono se stesse e altro da sé, che il mondo muta secondo l’angolo ottico da cui lo osserviamo. Tutto brilla nella fuga del senso: uno scialle, rapito dal vento, vola via, si perde chissà dove: la stoffa del reale non è più consistente di una danza di fantasmi, eppure è vero anche il contrario: i fantasmi tra cui ci aggiriamo – echi di momenti, larve di desideri, riflessi dell’improbabile, revenants dell’incongruo – hanno la stessa evidenza dei più ruvidi aspetti della realtà. […] Eppure “non è tardi” per continuare a credere nella poesia, nella forza della parola di testimoniare la vita come contrappunto, battito cardiaco, respiro, ritmo alterno di povertà e bellezza. Se lo scialle è fuggito, strappato dalle mani del tempo, il rosso della sua scia resiste nello sguardo di chi crede ancora nella grazia, nella luce di ciò che non ha peso, nella forma senza forma dell’anima, nell’invito del vento a volare “fino ad un altro Sole”.

(dalla prefazione di Paolo Lagazzi)


 
pagine 240 | prezzo 20,00€ | cm 14,5x21

Queste pagine raccontano una duplice storia. La storia di Afrodite Celeste e Afrodite Terrestre. Questa storia, che per diverse vie giunge fino a oggi, comincia in un passaggio del Simposio di Platone, ma la sua vita affonda le radici lontano, nel mito e nel culto, nella letteratura e nell’arte, nella religione e nel pensiero greco, da Esiodo a Omero agli orfici. Perché la storia di Afrodite – che è al tempo stesso la storia della bellezza, del potere dell’immagine, dell’origine di eros e del mondo – è la storia dell’Occidente ma anche la storia che l’Occidente ama raccontarci, le cui implicazioni continuano ad agire instancabilmente su di noi.

Guido Brivio, studioso di estetica e pratiche filosofiche, svolge la sua attività di insegnamento e ricerca presso l’Università di Torino. Tra le sue pubblicazioni, per i nostri tipi, Libertà dell’amore (2014) e Il labirinto di Narciso. Sade e Nietzsche nei simulacri di Pierre Klossowski (2015).