pagine 296 | prezzo 21,00€ | cm 14,5x21

Possiamo intendere le emozioni come processi psichici relativi sia a cambiamenti corporei sia a stati non ancora pienamente circoscritti nella dimensione spazio-temporale. A ogni modo le emozioni sono ciò che, in un certo senso, predispone la nostra esistenza nel mondo, accompagnando, quasi musicalmente, il nostro esistere nel tempo e colorando, quasi pittoricamente, ogni nostro esperire.

Il lavoro emotivo, d’altro canto, sembra giocare un ruolo quasi-strutturale nella nostra vita e, come tale, non possiamo non coglierlo in azione anche nell’emergere di un’attitudine psicoterapeutica e nel suo ricorrente, conseguente e distribuito esercizio. Insomma, come nella vita quotidiana così nelle varie esperienze di cura attraverso le parole, per quanto decantato, filtrato e modulato, il tono emozionale entra variamente in gioco – continuamente opponendosi, perturbando od omeostaticamente compensando le nostre preferenze e tendenze “naturali”, ma anche le nostre convenzioni, le nostre routine cognitive, i nostri schemi culturali e perfino dottrinarî.

La questione delle emozioni, pertanto, può essere considerata a partire dalla complessità della loro natura e, insieme, delle loro funzioni e dei loro caratteri.

Questo fascicolo di «atque» è in qualche modo giunto, da un lato, a una sempre maggiore chiarificazione dei concetti e modelli in uso nell’ambito emozionale, e dall’altro, a una descrizione dell’ordinaria fenomenologia delle emozioni, che possa coglierle nella loro originaria complessità.

Magari provando a costruire una bozza per una psicoterapia a carattere cognitivo e, insieme, emotivo, capace di ripensare adeguatamente i vari livelli di espressività emozionale nel rapporto che intercorre, da un lato, tra quota corporea e vita della mente, e dall’altro, tra la nostra soggettività e il mondo esterno.

 

Contributi di Franco Bellotti, Paola Cavalieri, Giuseppe Civitarese, Gianluca Consoli, Pietro Conte, Stefano Fissi, Rossella Guerini, Giuseppe O. Longo, Massimo Marraffa, Luigi Solano, Silvano Tagliagambe, Antonino Trizzino


Il Tridente Campus | l_Ombra
La Scrittura e l'Anima
 
 
pagine 240 | prezzo 18,00€ | cm 14,5x21

La nuova serie della rivista l’Ombra riprende il progetto della prima serie, pubblicata tra il 1996 e il 2000, di sviluppare e ampliare le tematiche dell’immaginario e del simbolico in ambito filosofico e letterario, al fine di contestualizzare le dinamiche junghiane nella cultura contemporanea.

Grazie all’ingresso in redazione dell’A.R.P.A. (Associazione per la Ricerca sulla Psicologia Analitica), si garantisce alla rivista una connotazione prettamente junghiana aderente alla clinica, senza la quale si rischierebbe di evaporare in pura teoria.

 

Volume VI: Dicembre 2015

Il sentiero interrotto. Commento a La parete

di M. Haushofer

Augusto Romano, Luciana Tumiati

Jung come personaggio letterario. Una ri-lettura di Un mondo di vetro

Alberto Favole, Ferruccio Vigna

Autistic Barriers: How Literature

Can Enlighten Clinical Work

Stefano Candellieri, Davide Favero

Il rizoma: l’autobiografia dentro l’autobiografia

Silvia Berardi, Marina Garneri, Michela Oliva, Nadia Narcisi, Mara Rotelli

Indizi d’Anima nei messaggi marginali

Simonetta Putti

La casa dei nostri sogni. Sogno, scrittura, psicoanalisi

Carla Stroppa

 

Una rilettura junghiana del personaggio di Marina nel romanzo Malombra di Antonio Fogazzaro

Gianpiero Pappagallo

Jonas o l’artista al lavoro di Albert Camus: l’individuazione in un tempo di povertà

Fulvio Salza

Prospettive:

 

La supervisione analitica

Augusto Romano, Ferruccio Vigna

Le istanze della letteratura triestina nella filosofia di Carlo Michelstaedter

Angela Michelis

Toni Wolff: una junghiana dimenticata

Piera Vaglio Giors

Pensare l’Oggetto complesso (pensare Jung)

Alessandro Croce

Recensioni:

 

Flavio Ermini, Rilke e la natura dell’oscurità. Discorso sullo spazio intermedio che ospita i vivi e i morti

Andrea Schellino